Saranno 160 giovanissimi a scegliere il migliore tra i tre libri selezionati e presentati a Milano in occasione della prima edizione del Campiello Junior, il nuovo riconoscimento letterario nato dalla collaborazione tra la Fondazione Campiello e la Fondazione Pirelli, con l’idea di diffondere sempre più la lettura tra i ragazzi. In corsa per questa premiere, fortemente voluta dagli organizzatori del premio, opere italiane di narrativa e poesia scritte per i ragazzi tra i 10 e i 14 anni. Ottantuno i libri ammessi alla selezione. Fra questi, nel corso di una votazione che si è svolta negli Headquarters a Milano, la giuria del premio ha scelto Un pinguino a Trieste (Bompiani) di Chiara Carminati. La scatola dei sogni (Editoriale Scienza) di Anna Vivarelli-Guido Quarzo. Questa notte non torno (Feltrinelli) di Antonella Sbuelz. Questi tre libri finalisti saranno sottoposti al giudizio di una giuria popolare composta da ragazzi dell’ultimo anno delle scuole primarie e del triennio delle secondarie di primo grado.
Un pinguino a Trieste
Chiara Carminati, udinese, dedita alla scrittura di poesie, storie, testi teatrali per bambini e ragazzi, racconta la storia del piccolo Nicolò che non ha mai conosciuto il suo papà, “la guerra è finita e lui non è tornato”. A quindici anni lascia la sua città, Trieste, per imbarcarsi su una motonave diretta in Africa alla ricerca del padre in un campo di prigionia in Eritrea. Un viaggio per mare che lo porterà “a terra, in città sconosciute – Durban, Cape Town – dove si parlano lingue sconosciute”, inseguendo, “solo e ostinato, la pista che lo porterà davanti a un uomo segnato dal dolore”. Un pinguino a Trieste è un romanzo di crescita e di scoperta del mondo dove trova posto anche un pinguino che alla fine, dopo un viaggio clandestino a bordo della motonave, diventerà la mascotte della città di Trieste.
La scatola dei sogni
La scatola dei sogni racconta la nascita del cinema vista con gli occhi di Marcel, apprendista giardiniere dei fratelli Lumiere che diventa un esperto proiezionista. Sullo sfondo la storia d’amore di due adolescenti: il talentuoso e visionario Marcel e la ricca Antoinette Monfort detta Nina. I primi esperimenti cinematografici si intrecciano con le avventure del giovane. E se la storia è una finzione, sono storicamente accertate tutte le notizie che riguardano la diffusione del cinematografo. Ed è verissima la meraviglia che questa straordinaria invenzione suscitò in chi ebbe la fortuna di condividerla. Parola dei due autori Anna Vivarelli e Guido Quarzo.
Questa sera non torno
Una storia di amicizia, di amore e di umanità è quella che narra l’incontro tra Aziz e Mattia. Questa sera non torno è il racconto di un incontro notturno, casuale, tra un ragazzo scappato di casa e un piccolo afghano. Mattia accoglie Aziz nel suo rifugio segreto, lo aiuta, si prende cura di lui e ascolta la sua storia. Scopre così la vera identità di Aziz, che non è affatto chi sembra. Un finale inatteso … Un romanzo legato anche all’attualità, nato dalla penna di Anna Sbuelz, udinese che ha studiato a Trieste, Verona, Losanna. Con una passione per la scrittura che, sono parole sue, “Mi accompagna fin da quando ero bambina”.
Roberto Piumini, presidente della giuria del Premio Campiello Junior, ha ricordato che “Scrivere, pubblicare, promuovere narrazione per ragazzi, vuol dire fornire modi di conoscenza, affettività, identità, immaginazione e scopo. Questo non si risolve, come nella letteratura dei tempi andati, con la descrizione di esempi e modelli. O la sapienza minacciosa delle esortazioni. Ma col dono di un linguaggio ricco, che gioca e invita, creativamente ed energicamente, alla varietà e alla possibilità del mondo”. Il vincitore sarà annunciato nel mese di maggio 2022 e celebrato a settembre nel corso della cerimonia di premiazione del Campiello 2022.