E’ stato presentato presso l’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei, il logo che accompagnerà la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco fino al 2023.
La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco
La candidatura della nostra iconica e salubre cucina italiana è stata promossa dalla rivista La Cucina Italiana, insieme all’Accademia italiana della Cucina e alla Fondazione Casa Artusi; è inoltre sostenuta dal Governo attraverso i ministeri dell’Agricoltura e della Cultura, che l’hanno lanciata lo scorso 23 marzo.
Il Logo
A realizzare l’immagine gli allievi della Scuola della medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Ecco cosa raffigura il logo: una padella in mano ad un cuoco dalla quale saltano fuori, insieme alla pasta, la pizza, l’olio, i formaggi e così via, anche i profili di tanti beni culturali della nostra Nazione, dalla Torre di Pisa al Colosseo. Presenti anche le immagini di Dante e Leonardo, Rita Levi Montalcini.
Sotto campeggia lo slogan: «Io amo la cucina italiana».
L’immagine richiama l’atto del preparare il cibo come rito e come valorizzazione del patrimonio alimentare e culturale.
La cerimonia di presentazione del logo
La città di Pompei è stata scelta per le recenti scoperte che hanno messo in luce le testimonianze più antiche della cucina italiana, fra cui l’antenata della pizza.
Presenti alla manifestazione il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, della Cultura Gennaro Sangiuliano, dell’Interno Matteo Piantedosi, oltre al viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel e l’A.D del Poligrafico dello Stato, che ha ideato il logo, Francesco Soro.
Il verdetto avverrà nel 2025.
Una candidatura che dà prestigio e testimonia come la cucina italiana sia da sempre un’eccellenza.