Sant’Antonio da Padova è uno dei santi più amati al mondo, la Chiesa lo celebra il 13 giugno. È considerato il protettore delle famiglie, degli orfani e dei bambini in genere, delle ragazze da marito, delle promesse di matrimonio, delle donne incinte, dei viaggiatori, degli animali, delle messi. Proclamato santo “per evidenza” da papa Gregorio IX, a soli undici mesi dalla morte, il suo è il più veloce caso di canonizzazione nella storia.

statua di sant'antonio

Da Fernando ad Antonio

Sant’Antonio da Padova nasce a Lisbona (Portogallo) nel 1195, da una nobile famiglia. Il suo nome di battesimo è Fernando ed è il primogenito del cavaliere Martino Alfonso de’ Bulhones (de’ Buglioni), comandante della prima crociata. Prende i voti giovanissimo. A soli 15 anni entra nell’Abbazia di San Vincenzo di Lisbona per diventare monaco agostiniano. Vi rimane per otto anni e intraprende gli studi teologici. Nel 1219, mentre soggiorna a Coimbra, conosce la storia di cinque francescani, inviati da Francesco d’Assisi come missionari in Marocco, per convertire i musulmani al cristianesimo. Quando i loro corpi decapitati vengono riportati nella città, il giovane sacerdote decide di lasciare l’ordine agostiniano. Entra in quello francescano e chiede di poter partire come missionario in Africa. Cambia il nome da Fernando in Antonio, mantenendone invariato il significato etimologico. Fernando significa infatti “audace, coraggioso nella pace”, Antonio  vuol dire “coraggioso, inestimabile che combatte per la pace”.

Conosce Francesco d’Assisi

Antonio va a predicare in Marocco. Qui si ammala gravemente e decide di fare ritorno in Portogallo. Durante il viaggio in mare, una tempesta fa affondare la nave che naufraga sulle coste della Sicilia orientale. Qui, insieme al confratello che era in viaggio con lui, viene a sapere che, ad Assisi, Francesco ha convocato i suoi frati in occasione della Pentecoste. Per partecipare a questo evento eccezionale, che verrà ricordato come il “Capitolo delle Stuoie”, i due affrontano un lungo viaggio a piedi. Nella città umbra, Antonio conosce personalmente San Francesco.

Sant'Antonio, la basilica a Padova

Grande predicatore

Trasferito a Forlì, Antonio ha l’opportunità di far conoscere le sue doti di predicatore, e questa fama lo porta nel sud della Francia e nell’Italia settentrionale. Si schiera fieramente contro gli eretici, diventa molto famoso anche per i suoi miracoli di guarigione, le conversioni e i dialoghi con gli animali. Ammalatosi, nel 1231 si ritira a Camposampiero, presso Padova, dove a giugno muore presso il convento dell’Arcella. Canonizzato da Gregorio IX a meno di un anno dalla morte, nel 1946 viene proclamato dottore della Chiesa da Papa Pio XII. Secondo la tradizione popolare, alla sua morte le campane di Padova e Lisbona si misero a suonare senza che alcuno le toccasse.

La festa

Sant’Antonio viene festeggiato in tutto il mondo il 13 giugno. A Padova e a Lisbona, le due città che da sempre se lo contendono, è festa patronale. In questo giorno solenne, nella cattedrale della città portoghese si celebrano decine di matrimoni. Celebrazioni e pellegrinaggi si svolgono anche a Padova, nella basilica del santo sorta nel 1307, che custodisce le sue spoglie. Qui, la festività è preceduta dalla “tredicina”: una preghiera che viene recitata per tredici giorni, fino al dì della festa. Questa devozione ha origine dalla convinzione popolare che il santo conceda ogni giorno ai suoi devoti ben tredici grazie.

Sant'Antonio, tomba

I miracoli

Sant’Antonio è conosciuto come il santo dei miracoli, o il taumaturgo, colui che compie prodigi. Fra i suoi straordinari miracoli, non si può non ricordare quello della mula che si inginocchia davanti all’ostia consacrata convertendo un eretico, o quello dei pesci che riaffiorano dall’acqua per ascoltare le sue parole. Amato da tutti, è un santo popolare, invocato dalle persone per i bisogni grandi e piccoli. Ogni chiesa custodisce una statua o almeno una sua immagine. Sant’Antonio viene rappresentato con un giglio, simbolo di purezza e nobiltà d’animo, un libro, simbolo del suo sapere, e con il Bambino Gesù in braccio, a ricordo di una visione.

(Foto: Pontificia Basilica di Sant’Antonio di Padova Pagina Facebook)

Sant’Antonio da Padova, il taumaturgo amato nel mondo ultima modifica: 2021-06-13T12:30:00+02:00 da Antonietta Malito

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