Angelo Roncalli, il Papa buono diventato santo. Il 25 novembre del 1881 a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo nasce Angelo Giuseppe Roncalli che sarebbe diventato pontefice col nome di Giovanni XXIII, da tutti denominato il ‘Papa buono’. Angelo Roncalli conclude la sua vita terrena il 3 giugno 1963, mentre tutto il mondo cattolico è riunito in preghiera per la sua anima. Nel 2014 Giovanni XXIII conosce la gloria degli altari insieme a Giovanni Paolo II, la cerimonia di canonizzazione dei due papi santi, in Piazza San Pietro, richiama migliaia di fedeli da tutto il mondo.
Angelo Roncalli, da umile seminarista a patriarca di Venezia
Angelo Roncalli è il quarto di tredici fratelli di una famiglia di umili origini. Studia al seminario minore di Bergamo grazie al sostentamento economico dello zio. In seguito si trasferisce al seminario dell’Apollinare di Roma dove completa gli studi a pieni voti.
Fin da giovane, manifesta la sua devozione per la Vergine Maria con numerosi pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Bosco a Imbersago. Riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1904 in Piazza del Popolo a Roma. Durante la Prima guerra mondiale don Roncalli svolge anche il ruolo di cappellano militare. Il 12 gennaio 1953 il Nunzio Angelo Giuseppe Roncalli viene nominato cardinale da Pio XII e tre giorni dopo gli viene assegnata la guida del patriarcato di Venezia.
Angelo Roncalli sale sulla Cattedra di Pietro
Il conclave del 1958 convocato dopo la morte di papa Pio XII, si tiene dal 25 al 28 ottobre. Dopo undici scrutini arriva la fumata bianca: Angelo Giuseppe Roncalli viene eletto papa dai cardinali riuniti nella Cappella Sistina.
Angelo Roncalli assume il nome di Giovanni XXIII
Il patriarca di Venezia, già avanti negli anni, assume il nome di Giovanni XXIII. Tutti pensavano che, vista l’età, sarebbe stato un papa di transizione, e che quindi non si sarebbero avvertiti contraccolpi e scossoni di sorta al timone della Chiesa di Roma.
Ma ogni previsione verrà smentita da quello che sarà un papato straordinario che lascerà un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo intero. Angelo Roncalli, vicario di Cristo in terra, rimane sulla cattedra di Pietro solo per cinque anni. Un solo lustro, in cui Papa Giovanni XXIII scrive la storia insieme ai potenti della terra.
La Pacem in terris
La lettera enciclica “Pacem in Terris“, pubblicata nell’aprile del 1963, esprime tutta la modernità del pensiero di Papa Roncalli. “La Pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi, può venire instaurata e consolidata solo nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio”.
Questo l’inizio dell’enciclica papale che diventa un manifesto pacifista nell’era della cosiddetta ‘guerra fredda’. Infatti si tratta di un momento in cui il mondo è diviso fra due blocchi, Unione Sovietica e Stati Uniti, pronti a darsi battaglia. La Pacem in Terris rimane ancora oggi un documento storico, teologico e socio-culturale, fra i più importanti di tutto il Novecento.
Il Concilio Vaticano II
Il papa buono è anche e soprattutto il ‘papa del Concilio’. Il 4 ottobre del 1962, Papa Roncalli si reca a Loreto e ad Assisi per porre sotto la protezione della Madonna e di San Francesco il Concilio Vaticano II: la ‘rivoluzione’ che segna l’inizio dell’era moderna per la Chiesa cattolica. Il Concilio Vaticano II inizia l’11 ottobre 1962 alla presenza di 2540 padri conciliari convenuti da tutto il mondo cattolico. Per la prima volta vengono invitati al Concilio anche degli osservatori cristiani non cattolici.
Gaudet Mater Ecclesia
Papa Giovanni XXIII apre i lavori conciliari con l’allocuzione Gaudet Mater Ecclesia. Nel suo discorso il pontefice ribadisce lo scopo del Concilio, ovvero proporre in una forma adatta al mondo contemporaneo la dottrina e la tradizione cristiana.
Il Santo Padre rimarca che il contenuto della fede è e resta immutabile ma deve certamente mutare il modo di esporlo e di farlo vivere al popolo di Dio. Papa Roncalli muore solo pochi mesi dopo aver aperto i lavori conciliari che vengono conclusi da Paolo VI l’8 dicembre del 1965. Il papa di transizione si è rivelato in realtà un grande innovatore, un uomo della storia.
Il discorso della luna
Uno dei discorsi più famosi di San Giovanni XXIII è senz’altro il “discorso della luna“. L’11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio, Piazza San Pietro è gremita di fedeli. Papa Roncalli si affaccia per benedire la folla e poi parla a braccio, pronuncia un discorso che rimane scolpito nei cuori di tutti. “Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero.
Qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera – osservatela in alto – a guardare a questo spettacolo. A casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nelle ore della tristezza e dell’amarezza”.
(Foto Pixabay/ Ansa/ Vaticannews.va)