L’anno scolastico 2018/2019 si è concluso. Gli esami sono finiti. Il tempo delle vacanze e delle giornate spensierate a mare è finalmente arrivato. Un altro anno si è concluso. Un anno di studio, di sacrifici e di nuove conoscenze. Un anno impegnativo, di risate e di amicizie nate tra i banchi di scuola. Una grossa novità, però, attende gli studenti a settembre. Un’idea, un progetto e finalmente una decisione. Nella bella Sicilia, il dialetto siciliano, infatti, diventa ufficialmente materia di studio.

pagina di un vocabolario di Dialetto siciliano

Il dialetto siciliano: insegnato in tutti i gradi di scuole, in modo differente

Una proposta reale e operativa. La giunta regionale presieduta dal governatore Nello Musumeci, in occasione del 72° anniversario dell’Autonomia siciliana, ha deciso di introdurre lo studio della storia siciliana e del suo dialetto. Una decisione importante, presa in una data saliente per la Sicilia. “Compie 72 anni lo Statuto della nostra Regione, emanato da re Umberto II il 15 maggio 1946, dopo anni di lotte e di sangue, coronando aspirazioni antiche e mai sopite. Quell’evento rivoluzionario segnò anche l’avvio di una stagione densa di buoni propositi e di diffuse speranze per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia.”

Dialetto siciliano: materia di studio
Il dialetto siciliano diventa materia di studio

Così ha commentato il governatore Musumeci. Il dialetto siciliano è un tratto distintivo di una regione, l’orgoglio e la cultura di un popolo. Ogni parola, ogni frase, racconta di tradizioni. Tradizioni che si vogliono recuperare anche grazie alla disposizione secondo la quale il 15 maggio (Festa dell’Autonomia) non sarà più un giorno di vacanza, ma l’occasione per conoscere a approfondire i contenuti dello Statuto regionale. L’assessore Lagalla, ha aggiunto che “la lingua siciliana andrà collocata dentro l’insegnamento di una materia letteraria. Andrà valutato se l’ora dovrà essere aggiunta al consueto orario settimanale o in sostituzione ad altre“.

Il siciliano sarà insegnato in tutti i gradi di scuole, ma in modo differente

Un altro punto importante della decisione presa dalla giunta riguarda i modi in cui sarà affrontato lo studio della materia. Il dialetto siciliano, infatti, prevede diversi livelli di insegnamento. Uno che sia indirizzato alle scuole primarie e secondarie di primo grado; un altro, invece, mirato all’approfondimento per le scuole superiori.

Dialetto siciliano, una lingua meravigliosa
Il dialetto siciliano è la sintesi di una meravigliosa commistione. Il connubio tra arte, cultura e tradizioni. Una lingua bellissima che si sposa magistralmente alle bellezze dell’isola

Tanti progetti e tanto obiettivi. Un progetto da rendere effettivo, in modo tale da poterlo concretizzare con l’aiuto, anche, dei docenti e degli studenti di tutte le scuole. La sfida è stata lanciata ed è molto importante. Il siciliano è una lingua riconosciuta dall’Unesco, è parlata da almeno cinque milioni di persone. Una lingua viva, pulsante, soggetta ai vari cambiamenti e alle numerose dominazioni. Un ventaglio linguistico che accoglie espressioni arabe, greche, latine, francesi e anche spagnole. Non ci resta che augurare a tutti di passare delle buone vacanze e di attendere l’inizio della nuova ed entusiasmante avventura scolastica. Preservare, tramandare e studiare il dialetto siciliano ci offre la possibilità di rendere vivo il linguaggio dei grandi scrittori che hanno fatto e fanno la Sicilia. Da Sciascia a Bufalino. Da Tomasi di Lampedusa a Camilleri. Nessuno escluso.

Il meraviglioso dialetto siciliano diventa materia di studio in Sicilia ultima modifica: 2019-08-02T10:12:32+02:00 da Cristina Gatto

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