Per i turisti stranieri che arrivano in Italia, ma anche per gli italiani stessi, le più grandi ricchezze e attrazioni offerte dal nostro bellissimo paese si gustano in primis a tavola. Il Made in Italy è un marchio di qualità in molti settori, ma quello alimentare è il più richiesto e contraffatto. Uno dei prodotti più imitati all’estero è sicuramente il Parmigiano Reggiano.

Forme di Parmigiano Reggiano

Al Museo del Parmigiano Reggiano, ma con gusto!

Il Museo del Parmigiano Reggiano è stato aperto a Parma nel 2003 e fa parte dei Musei del cibo della provincia di Parma. Al suo interno il visitatore trova numerosi oggetti e testimonianze storiche sulla produzione del prestigioso formaggio italiano, che vanta origini molto antiche. Si pensa infatti che sia nato nel XII secolo in alcuni monasteri tra Parma e Reggio Emilia, dove vi erano grandi prati per l’allevamento di bestiame e abbondanza d’acqua. Boccaccio nel Decameron scriveva: “Nel paese di Bengodi, dove chi più dorme più guadagna, si trova una montagna enorme di formaggio Parmigiano grattugiato dal quale ruzzolano grossi ravioli e maccheroni d’ogni forma cotti in brodo di cappone”. Che nasca da qui il modo di dire “come il cacio/formaggio sui maccheroni”?

Il percorso espositivo

La mostra del Parmigiano si trova all’interno di uno storico castello ottocentesco ed è meta di numerosi appassionati e curiosi. I giorni di apertura sono il sabato, la domenica e i giorni festivi, oppure durante la settimana su prenotazione. I visitatori seguono un percorso espositivo alla scoperta delle varie fasi della produzione. Si parte dall’arrivo del latte al caseificio, si continua con la trasformazione, la formatura, la stagionatura e la commercializzazione. Molto interessante è anche la storia della grattugia e il funzionamento del Consorzio del Parmigiano Reggiano per la tutela della qualità contro le numerose imitazioni presenti all’estero. Per i golosi, alla fine del tour, è possibile degustare il Parmigiano presso il Museum Shop e scoprire tante ricette gourmet.

Esposizione Parmigiano Reggiano

Laboratori e attività didattiche

Il Museo offre anche l’opportunità di svolgere attività didattiche e laboratori per gruppi scolastici. Oltre alle visite guidate e agli assaggi, gli studenti possono cimentarsi in attività scientifiche, come la scoperta del mondo invisibile dei microbi, o legate all’ambiente e al territorio. Le proposte del Museo sono ovviamente modulabili in base all’età dei giovani visitatori.

Un patrimonio da sostenere

Il Museo del Parmigiano, insieme agli altri Musei del Cibo, cerca “donatori adottivi”. E’ possibile contribuire con un’offerta libera e sostenere il lavoro di restauro e manutenzione degli oggetti storici in esposizione. In cambio, il tuo nome comparirà nell’Albo dei donatori e anche nella didascalia e nel catalogo degli strumenti adottati.

Parmesan e Reggianito

Il Parmigiano Reggiano è un prodotto DOP legato al territorio di provenienza. Il Consorzio del Parmigiano nato nel 1934 ha lo scopo di difenderne il nome e la qualità. Tra i vari surrogati del Parmigiano, c’è il parmesan statunitense, esportato in vari paesi come una tipologia di formaggio a pasta dura adatto a essere grattugiato. Si tratta di un termine generico che non fornisce indicazione sull’origine e sugli ingredienti. Un’altra famosa imitazione è il Reggianito in Argentina, prodotta dal Dopoguerra dagli emigrati italiani che non riuscivano a fare a meno del Parmigiano.

Imitazioni parmigiano

Il problema più grande legato alla contraffazione del Parmigiano Reggiano è il rischio che corre l’immagine dell’Italia a e del Made in Italy quando esce uno scandalo come quello del parmesan, in cui un’azienda statunitense utilizzava la cellulosa o la pasta di legno come riempitivi (Il Punto Coldiretti). Triste è anche pensare che nel 2014 la produzione dei falsi Parmigiano ha superato per la prima volta quella degli originali, causando un duro colpo all’esportazione del nostro paese.

Il Museo del Parmigiano Reggiano ultima modifica: 2018-04-17T09:30:34+02:00 da Giulia De Conto

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