Silvio Sangineto, 35 anni, originario di Paola (Cosenza), è un vero talento. Di quelli che fanno onore alla Calabria, terra tanto bella quanto avara per molti dei suoi figli, spesso costretti a lasciarla per gettare altrove le basi del proprio futuro professionale. Lui è, senza dubbio, uno di questi. Con coraggio, sacrificio e gran determinazione è riuscito a realizzare i suoi sogni lontano dal borgo d’origine, una bella località che si affaccia sul mar Tirreno, famosa per aver dato i natali a San Francesco di Paola.

Silvio Sangineto durante una lezione a San Francisco
Sangineto durante il talk Designing your life a San Francisco

Silvio Sangineto, da Paola alla Silicon Valley

Silvio Sangineto, laureato in Ingegneria informatica all’Università della Calabria, ha lasciato il suo paese per girare il mondo, fino ad approdare a Palo Alto, nella Silicon Valley (California), dove ha scelto di vivere e lavorare. Qui ha arricchito le sue esperienze professionali riuscendo a diventare Principal User Experience Designer nella Microsoft, la nota azienda statunitense leader nel settore dell’informatica, fondata da Bill Gates. Un traguardo raggiunto dopo aver accumulato anni di esperienza internazionale nell’User Experience Design per diverse aziende (Macy, Bloomingdale, Lexus, Toyota, Bnp Paribas, Alabama Power). Non solo. Silvio è stato coinvolto in oltre 60 progetti su prodotti, servizi ed ecosistemi utilizzati da oltre 150 milioni di persone nel mondo. Come se non bastasse, vanta più di 150 incarichi come relatore, mentore e giudice in contesti internazionali.

Silvio Sangineto durante un seminario
Talk alla Hult International Business School di San Francisco

Silvio Sangineto, ambasciatore delle eccellenze italiane nel mondo

Da gennaio 2020 è ambasciatore delle eccellenze italiane nel mondo. Lui, che ha sempre amato viaggiare e fare nuove esperienze, ricorda con tenerezza quando, da bambino, si dirigeva verso l’armadio, e aprendolo ne estraeva una grossa valigia, che trascinava a fatica verso la porta di casa, suscitando l’ilarità dei suoi genitori. Silvio ha sempre desiderato esplorare il mondo e conquistare nuovi orizzonti, consapevole che “niente è impossibile, basta soltanto crederci”. Oggi la sua personale missione è consentire a individui e aziende di tutto il mondo di realizzare il proprio potenziale tramite metodologie del design. Di questo e della sua vita, ci parla nell’intervista che segue.

Silvio Sangineto vicino ad una  lavagna
Silvio Sangineto
Come sono stati questi anni lontano da casa e cosa si prova a essere ai vertici di un’azienda nota in tutto il mondo?

«Sono stati anni impegnativi, ho costruito molto e questo è solo un altro importante tassello del mio percorso. Sono ovviamente contento, ma so benissimo che la mia particolare missione non è completa. Ho ancora tanti altri sogni da realizzare, compresa la mia particolare mission di donare strumenti all’umanità perché possa raggiungere il proprio potenziale. Ci sono ancora troppe persone che vivono al di sotto delle proprie potenzialità, non solo in Calabria e in Italia. Questo sarà il prossimo capitolo della mia vita».

Silvio Sangineto - un robot pensato per gli anziani
Il robot che si prende cura degli anziani, uno dei progetti guidati in Silicon Valley

Silvio Sangineto e il suo affascinante lavoro

Ci spieghi, in parole semplici, in cosa consiste il tuo lavoro?

«La User Experience Design è davvero affascinante. Unisce lo studio dei comportamenti umani, la tecnologia e il mondo del business. Io ne sono al centro. Il mio ruolo è quello di fare in modo che questi emisferi si allineino, per disegnare prodotti o servizi che le persone possano amare, e renderne facile l’utilizzo. Al di là di questo, mi occupo – in diversi contesti internazionali – di mentorship per startup, aziende e persone che vogliano costruirsi un futuro diverso oppure intraprendere una carriera nel design».

Hai viaggiato molto e conosciuto tante città, ma qual è il luogo in cui ti senti a casa?

«Sicuramente qui, in Silicon Valley, sino a ora. È simile in qualche modo alla Calabria, ma ne apprezzo la mentalità: il reinventarsi, l’accettare sfide sempre più grandi, il desiderio di sognare e realizzare i propri sogni. Basti pensare che, ultimamente, abbiamo fatto un design workshop per “disegnare” la città come dovrebbe essere nel 2040, perché qui le persone si ritrasformano a tutte le età. Inoltre, il clima è stupendo, ci sono tutti i tipi di cucina possibili (quella giapponese è la mia preferita). La natura, poi, è fantastica».

«Della Calabria mi mancano gli affetti»

Cosa ti manca della tua terra d’origine?

«Mi mancano le persone conosciute nel mio percorso, le conversazioni stupide con i miei amici del liceo e quelle con i colleghi universitari. Mi manca poter andare a fare un giro all’Unical e rivedere i miei professori, ai quali sono ancora legato. Tra l’altro, uno di loro è diventato uno dei miei migliori amici e lavora proprio in Silicon Valley. Mi manca poter andare a mangiare una pizza con gli amici più cari e chiacchierare fino a tarda notte anche del niente. Mi mancano tutte le persone care».

Oltre all’ingegneria informatica, quali altre passioni coltivi?

«Amo leggere libri, una fonte di energia indispensabile. Amo andare in montagna o camminare in giro per la California, scattare fotografie. I viaggi sono un’altra mia passione, ma penso che dovrò limitarli per un po’».

Silvio Sangineto con un gruppo di studenti italiani
Studenti delle diverse università italiane, premiati al Silicon Valley Tour
Qual è la tua giornata tipo?

«Di solito la mia giornata inizia alle 6 del mattino. Mentre preparo la colazione leggo qualche articolo su leadership, management o qualsiasi cosa attiri la mia attenzione (Harvard Business Review è una delle mie riviste preferite), poi rispondo ai messaggi su Linkedin. La mia giornata lavorativa comincia con il controllo delle email, dopodiché stilo la mia agenda quotidiana che prevede un’infinità di meetings (almeno 5 o 6 ore), a cui segue il resto del lavoro. Di solito, preparo il pranzo la sera prima (se sono fortunato). Cerco di mangiare in maniera salutare per via di alcuni regimi che devo seguire. La sera, di solito, provo a ritagliarmi qualche minuto per meditare e rilassarmi leggendo. È il momento migliore per scambiare qualche messaggio con la mia famiglia, tenendo conto del fuso orario. Per me è cruciale iniziare bene la giornata. Spendo del tempo a fare piani sul lungo termine per capire se sono nella traiettoria giusta o sto deviando troppo da quella che è la mia personale vision».

Ci parli della tua famiglia?

«Mia madre Katya è un’insegnante modello in una scuola primaria di Paola. Ama il suo lavoro e i bambini. Penso di aver ereditato da lei la mia determinazione. Mio padre è stato fondamentale nella mia vita: mi ha insegnato a non essere materialista, ma onesto, e a fare quello che più mi piace. I miei zii paterni vivono a Paola insieme alla maggior parte dei miei cugini, con cui cerco di rimanere sempre in contatto. I miei parenti materni sono sparsi tra Montalto, Rende, Cosenza e Milano. Siamo riusciti a portare mio nonno Luigi qui in California, a Natale del 2018. È stato fantastico, si è divertito tanto. Penso non sia stato facile, negli anni, per la mia famiglia vedermi andare via, ma sono contento di poter offrire, oggi, una finestra sul mondo a tutte le persone che mi conoscono».

#italianelcuore 

Foto Official Page Silvio Sangineto

Silvio Sangineto, orgoglio calabrese ai vertici di Microsoft ultima modifica: 2020-05-28T17:00:00+02:00 da Antonietta Malito

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